Il sovrapporsi delle culture romana, bizantina e nordica ( a seguito delle cosiddette invasioni barbariche), rende difficile una definizione chiara dell’abbigliamento infantile nell’ Alto Medioevo, anche perché la documentazione per immagini per ciò che li riguarda manca completamente; si consideri inoltre che le opere d’arte dei primi secoli del Medioevo appartengono prevalentemente ad architettura e scultura, mentre la pittura rimane nell’ambito di codici miniati o di tavole a tema sacro. Proprio per questo l’immagine infantile, per tradizione bizantina e mistica, rimane strettamente circoscritta alla rappresentazione del Cristo bambino, come tale o nudo nelle sembianze del suo corpo nel sepolcro, oppure con vestine classiche per esaltarne il valore spirituale. Dovremo arrivare agli affreschi del Trecento per incontrare vere istantanee di bambini intesi come tali e reali.
Per l’Alto Medioevo possiamo quindi prendere in considerazione gli elementi dell’abbigliamento adulto ed immaginare di ritrovarli utilizzati dai bambini, con la debita semplificazione ed economia di scala necessaria per quella parte dell’ umanità più fragile, soggetta ad un mondo adulto e con una concezione dell’infanzia ben diversa da quella moderna.
Le brache erano veri e propri pantaloni, si pensa con coulisse e lacci.
Altro elemento erano le calze brache, sorta di gambali in tessuto fisso con il sottopiede, allacciate con lacci alla vita, e si infilavano anche sopra alle brache, che potevano sbuffare.
L’abito femminile era costituito da camicia/tunica lunga e sopra una tunica più corta, con cintura, a volte anche una sorte di corsetto molto semplificato, quasi primitivo.
Anche per le calzature occorre pensare a queste distinzioni, anche qui la documentazione per immagini ci fa giungere fino al Basso Medioevo o al sec.XV per vederne riferimenti con i bambini (vedremo gli affreschi Italiani,e gli arazzi Trivulzio)
Cosa potevano indossare i bambini di questi elementi? Sicuramente dipendeva dalla condizione socio economica,dallo stile di vita, dalla regione geografica… Le forme base saranno state quelle dell’adulto, con logiche semplificazioni. Bande ricamate, cinture e scarselle saranno state riservate ai figli di persone abbienti, così come immagino tessuti grezzi o di colore neutro per i più poveri.
Alcuni scarsi esempi dal mondo adulto :
Epoca Longobarda, sec. VIII- Altare del duca di Ratchis, Cividale del Friuli.
Si notino le Brache e la tunica dei Magi
Tre Sante Longobarde, sempre Cividale, sec. VIII, si noti l’abito di gusto classico/bizantino (mantello, ricche bordure) ma con novità nelle lunghe maniche, la donna portava la tunica lunga ai piedi
Una chiara raffigurazione dell’uso delle calze-brache e della relativa allacciatura
Esempio di calze brache e camicia -miniatura sec. XIV
Due raffigurazioni delle tuniche femminili del XII secolo (il mosaico si trova nella Cappella Palatina di Palermo)
Di seguito, le immagini medioevali che ho trovato relative al mondo infantile:
LAVORI IN CORSO——————————————————
società e rappresentarne i protagonisti. I bambini si prestano bene all’ artista per indagarne la psicologia e gli atteggiamenti, così noi
possiamo indagare atteggiamenti e modi di vestire. Dopo le prime fotografie torniamo ad analizzare alcuni ritratti che spaziano tra i
diversi paesi europei o americani.
Nelle pagine precedenti si sono mescolati diversi elementi che compaiono a differenziare tanti stili del vestire infantile del XIX secolo, e
che si possono rileggere in tre gruppi: